Per studiare insieme

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Spiritismo

venerdì 1 aprile 2011

BEATI GLI AFFLITTI( trato del vangelo secondo gli spiriti di Allan Kardec)

Istruzioni degli Spiriti
Saper soffrire
Quando Cristo ha detto << Beati gli afflitti perché di essi èil regno dei cieli>>, non quando parlava in generale di coloro che soffrono, poiché  tutti quelli che sono quaggiù soffrono, così sul trono come sulla paglia. Ma, purtroppo!,  pochi sanno soffrire,pochi comprendono che solo le prove sopportate con serenità possono condurre al regno di Dio. Lo scoraggiamento è una colpa; Dio vi rifiuta delle consolazioni perchè non avete coraggio. La preghiera è per l'anima un sostegno, ma  non basta; bisogna che sia  accompagnata da una viva fiducia nella bontà di Dio. Vi è stato detto spesso che egli non pone mai un fardello troppo pesante sulle spalle deboli, ma il fardello è proporzionato alle forze, come la ricompensa sarà proporzionata alla resistenza ed al coraggio. La ricompensa sarà tanto più magnifica quanto più l'aflizione sarà stata dolorosa. Ma, questa  ricompensa, bisogna meritarla, ed ecco perché la vita è piena di tribolazioni.
Il soldato che non è mandato in guerra non è contento, perché il riposo nell'accampamento non gli procura nessun vantaggio nella carriera: siate come il soldato e non auguratevi un riposo nel quale il vostro corpo si snerva e la vostra anima s'intorpidisca. Siate soddifastti quando Dio vi manda a lottare. Questa lotta non è il fuoco della battaglia, ma l'amarezza della vita, nella quale occorre un coraggio, maggiore perché lo stesso uomo che  resterà saldo di fronte al nemico, si piegherà sotto lo spasimo di una stretta mortale. Gli  uomini  non hanno ricompense per questo genere di coraggio, ma Dio gli concede la corona e una sorte gloriosa. Quando vi sopravviene una ragione di pena o di contrarietà, cercate di superarla, e quando sarete riusciti a padroneggiare gli slanci dell'impazienza, della collera o della disperazione, potrete dirvi con meritata soddisfazione: Io sono stato il più forte.
Beati gli afflitti, può, dunque, essere tradoto così: Beati coloro che hanno avuto occasione di provare la loro fede, la loro fermezza, la loro perseveranza e la loro sottomissione alla volontà di Dio, perché a loro sarà resa cento volte la gioia che hanno perduto sulla terra, e dopo la fatica verrà il riposo.

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