Per studiare insieme

Per studiare insieme
Spiritismo

lunedì 21 novembre 2011

Libro pazienza (chico xavier, Emmanuel)

Per Migliorare

Conserva la fede in Dio e in te stesso. Agisci servendo. Costruisci il bene che appare alla tua portata. Rifiuta qualunque idea di sconforto e continua a lavorare. Accetta la sconfitta come occasione per ricominciare. Accoglie gli altri così come sono. Non esigere da qualcuno ciò che ancora non ti può dare. Fai il possibile per aiutare i compagni di esperienza. Oggi è probabile che questo o quell'amico abbiano bisogno di te, domani forse sarai tu ad aver bisogno di loro. Non farti consigliare dall'irritazione e non ospitare la tristezza che solitamente sfocia nella nebbia dell'inerzia. Rispetta le idee degli altri affinché le tue siano rispettate. Sorridi, anche quando le difficoltà di assediano da tutti i lati. Sforzati di scoprire il lato migliore delle situazione delle persone. Non serbare risentimenti. Non lamentare di nessuno, non ti affliggere. Valorizza il tempo e non ti concedere il grande lusso delle ore d'ozio. Enumera le benedizioni che il signore ti permette di utilizzare e servi sempre. Esercita la pazieza e la toleranza. Vivi la tua vita e lascia che altri conducano l'esistenza che il Cielo ha concesso loro. E se ci disponiamo realmente a migliorare noi stessi e il loro cammino, avremo la certezza che la Divina Provvidenza farà per noi sempre il meglio..

venerdì 28 ottobre 2011

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: libro cure (chico xavier autori vari)

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: libro cure (chico xavier autori vari): Doni L'aiuto al prossimo insegna l'amore che nutre e veste. Anche se è um pezzetto il panne è sempre affetto e luce. Pure piccolo, senza ...

libro cure (chico xavier autori vari)

Doni

L'aiuto al prossimo insegna l'amore che nutre e veste. 
Anche  se è um pezzetto il panne è sempre affetto e luce.
Pure piccolo, senza che nessuno possa vederlo, il dono è come una stella nella mano dolce di Gesù.

Joao de Deus

mercoledì 31 agosto 2011

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: libro cure chico xavier(autori vari)

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: libro cure chico xavier(autori vari): A Cospetto di Dio Gesù è colui che in Terra, con sufficiente autorità, descrisse il Supremo Creatore dell'Universo ed è Lui che lo rapprese...

libro cure chico xavier(autori vari)

A Cospetto di Dio

Gesù è colui che in Terra, con sufficiente autorità, descrisse il Supremo Creatore dell'Universo ed è Lui che lo rappresenta all'umanità in tutta la sua sublime grandezza. Per assolvere la divina missione di rivelarlo a noi, non si perdi nei pensieri dell'intelligenza, giacché l'intelligenza è fatalmente obbligata a rinovarsi tutti i giorni.
Nessuna presunzione.
Nessuna retorica.
Nessuna violenza.
Nessuna fantasia.
Il Maestro Indimenticabile si è prestato a diffondere, con amore puroe illimitato, la forza del suo messaggio inequivocabile. In tutte le creature cerca la parte miglioreper elevarle alla massima gloria. Discutendo coi Dottori del Tempio, non disprezza la loro cultura. Fornisce solamente chiarimenti. Accolto da Zaccheo non lo rimprovera per la sua ricchezza bensì lo aiuta a utilizzarla. Parlando con Maddalena non la condanna per la sua condizione di donna sofferente,ma sorrege il suo animo buono. Accanto agli infermi di ogni genere non sottolinea i loro errori e compromessi. Semplicemente li aiuta. Soffrendo il rinnegamento di Pietro, Gesù non disapprova il suo atteggiamento. Attende il momento giusto per consolare con sicurezza. Perseguitato da Saulo, non condanna la sua anima focosa nel profondo dell'inferno. Lo cerca amorevolmente e lo trasforma in strumento di bene. éE che solo attraverso l'amore realizzato e vissuto riusciremo, in qualche maniera, a percepire la grandezza dell'autore dei Nostri Giorni.
Ed è ancora per questa ragione che Gesù, invitato dai discepoli a stabilire un modello di preghiera per diffondere la Buona Novella, Lui che recava dalle Sfere Celesti la luce dell'eterna saggezza, si limitò alla riverenza e all'amore, al rispetto e alla fiducia definendo Dio, Ragione di Tutta la Vita, come se fosse Nostro Padre.
EMMANUEL



sabato 30 luglio 2011

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: Argomenti(libro cure chico xavier, Emmanuel)

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: Argomenti(libro cure chico xavier, Emmanuel): "ARGOMENTI è la verità. Per quanto tu rimanga in silenzio e per quanto tu sia riservato nelle tue manifestazioni, la vita esige relazioni co..."

Argomenti(libro cure chico xavier, Emmanuel)

ARGOMENTI

è la verità. Per quanto tu rimanga in silenzio e per quanto tu sia riservato nelle tue manifestazioni, la vita esige relazioni con il prossimo. E le relazioni esigono che tu parli. Vengono coloro che si riferiscono al tempo e alle difficoltà del mondo. Altri si riferiscono ai fatti dell'epoca in cui vive, commentando gli avvenimenti che la stampa pubblica. E, in molte occasioni, emergono la sconvenienza e l'infelicità dei fatti esposti. Quando questo succede, rispetta le qualità e i crediti di coloro che fanno i commenti e modifica la situazione. Ogni dialogo è come una strada che può interrompere questo o quel collegamento per determinati fini. In vista di ciò, quando una conversazione ti sembra inadeguata, usa tatto e carità e cerca uno sbocco per il traffico di nuove idee. Fatto questo, per quanto possibile, aiuta i presente parlando di Gesù.
MEIMEI

venerdì 17 giugno 2011

Libro Cure ( chico xavier)

Progresso

L'elevazione dello spirito, in pratica, ubbidisce agli stessi principi che sono preponderanti nel miglioramento della vita materiale. In tutti i settori dell'evoluzione, osserviamo il contratto giusto fra il Creatore e l'uomo nella base di tutte le realizzazioni. Nell'arte, senza dubbio, il Signore concede al missionario della bellezza l'intelligenza e la materia prima, esigendo, però, dedizione e amore per l'opera che deve realizzare, affinché il marmo ceda i doni della sua qualità statuaria o la melodia si adatti al rigo musicale. Nell'industria, sentiamo l'amore celeste che concede all'operaio dell'utilità le risorse del suolo, come il tronco e il filo, l'argilla o il metallo, reclamando pazienza e sforzo proprio, affinché si accrescano le ricchezze della civiltà. In ogni parte, osserviamo le concessioni di Dio, dedicandoci al lavoro in favore di noi stessi. Non crediate, perciò, che le idee santificanti, che sono la dimostrazione  di un patrimonio morale, rendano nobili il nostro cammino semplicemente perché ci dedichiamo, senza pensare, a un'estasi improduttiva o a una convinzione inoperante. Tutti i tesori culturali della religione, scienza e filosofia scendono dal Piano Superiore al nostro cammino per renderci migliori, gli uni di fronte agli altri. Cognizioni, teorie, idee di ordine superiore sono benedizioni del Cielo che noi dobbiamo spargere sulla Terra affinché la materializzazione della bontà e dell'amore, dell'unione e della pace facciamo più luce sul cammino di coloro che ci stanno vicino. Ricordati, quindi, che la fede viva che si accende nella tua anima non è soltanto una fiamma di conforto esclusivista ma, prima di tutto, una sfida permanente dell'Eterna Saggezza, affinché la lotta si cambi in vittoria e l'esperienza di ogni giorno sia una lampada redentrice per illuminarti, fino a ora, nella divina ascensione al sublime futuro.
Emmanuel

giovedì 9 giugno 2011

Impazienza ( libro pazienza chico xavier)

Impazienza

In ogni possibile occasione chiedi al Cielo che ti dia la forza con la pazienza affinché l'avanzare non ti sia difficile. L'impazienza non ti sarà utile in nessuna circostanza. Al contrario, la fretta ti creerà ostacoli di cui non hai bisogno. Se una infermità, in te stesso o in una persona cara, ti infastidisce, tale atteggiamento aggraverà la situazione e aumenterà gli ostacoli in cui, per caso, ti imbatterai. Se vuoi ottenere un lavoro professionale, l'impazienza farà di  te un candidato indesiderabile agli occhi di chi ti può dare sostegno. Se questo ti accade a causa di errori nell'intimità familiare, non  otterai da coloro che più ami nient'altro che inquietudine e difficoltà. Se desideri miglioramenti o promozioni nel luogo in cui ti trovi, l'impazienza si trasformerà in intralcio alla realizzazione dei desideri più ragionevoli e giusti. Se manifesti questa forma di intemperanza mentale, in questo o in quel gruppo di persone che aspirano a ottenere un semplice aiuto, forse scatenerai la loro delinquenza. Di fronte a qualunque inquietudine esterna, conserva la serenità necessaria per non distruggere  la preparazione dell'aiuto che ti è stato concesso. Nelle ore tormentate della vita agisci con molta pazienza e tolleranza. La pace in te sarà pace negli altri e noi tutti, qui o altrove, abbiamo bisogno di pace, per poter vivere facendo il bene. Sorridi, anche quando le difficoltà ti assediano da ogni lato.
EMMANUEL

martedì 7 giugno 2011

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: Aspetta e abbi fiducia( libro cure )

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: Aspetta e abbi fiducia( libro cure ): "Ecco il ritornello singolare: << Sostegno che ci ristora: servire senza perdersi d'animo, mai perdere la speranza. Se soffri, servi e abbi f..."

Aspetta e abbi fiducia( libro cure )

Ecco il ritornello singolare:
<< Sostegno che ci ristora: servire senza perdersi d'animo, mai perdere la speranza.
Se soffri, servi e abbi fiducia, non ti lamentare, non ti irritare.
Aspetta. La Benedizione di Dio è protezione illimitata.>>

Meimei

lunedì 9 maggio 2011

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: Chico Xavier ( libro pazienza)

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: Chico Xavier ( libro pazienza): "CARITà DI PENSIERO Sappiamo tutti che il pensiero è onda creatrice di vita, emette forze e le attrae, secondo la sua natura. Alla luce di q..."

Chico Xavier ( libro pazienza)

CARITà DI PENSIERO

Sappiamo tutti che il pensiero è onda creatrice di vita, emette forze e le attrae, secondo la sua natura. Alla luce di questo, è facile comprendere che tutti noi ci muoviamo in un oceano di energia mentale. Ognuno di noi è un centro di principi operanti o di irradiazioni che liberiamo, coscientemente o incoscientemente.
Senza dubbio, la parola è il veicolo naturale che esprime le idee e le intenzioni che ci caratterizzano, ma il pensiero, di per sé, sebbene la forza mentale sia neutra come l'elettricità, è lo strumento spontaneo delle vibrazione benefiche o negative che emettiamo, non immediatamente percepite dagli altri. Meditiamo su questo, allontaniamo dall'intimo qualunque espressione di risentimento, amarezza, lamento o gelosia, forme di odio, sempre suscettibili di portare la distruzione.
Se hai fede in Dio, saprai già che l'amore è la presenza della luce che dissolve le tenebre. Coltiviamo la carità di pensiero. Dai ciò che puoi in aiuto agli altri e avvolgi di simpatia e comprensione tutto quello che dai. Nell'esercizio della compassione, che è la beneficenza dell'anima, esamina quello che senti, quello che desideri, quello che pensi e quello che dici, indagando i propositi più occulti che ti ispirano, affinché si traducano in bontà e comprensione: un giorno o l'altro le nostre manifestazioni più intime si mostreranno, ineluttabilmente, mentre tutto quello che verseremo nell'oceano della vita ritornerà a noi.

venerdì 29 aprile 2011

Il vangelo secondo gli spiriti(volume 2°)

LA VIRTù

La virtù al suo grado più alto comporta l'insieme di tutte le qualità essenziali che costituiscono l'uomo dabbene. Essere buono, caritatevole, laborioso, sobrio e modesto, tali sono le qualità dell'uomo virtuoso. Purtroppo, spesso sono affiancate a piccole infermità morali che le rendono meno belle e le diminuiscono. Colui che si vanta della sua virtù veramente degna di questo nome, è facile capirlo, non ama ostentarsi, ma si cela nell'oscurità e rifugge dalla ammirazione delle folle. San Vincenzo de' Paoli era virtuoso, il degno curato d'Ars era virtuoso, e molti altri lo erano, poco noti al mondo ma ben noti a Dio. Tutti questi uomini dabbene ignoravano essi stessi di essere virtuosi: si lasciavano trascinare dalla corrente delle loro sante ispirazioni, e facevano il bene con totale disinteresse e con pieno oblio di se stessi.
Eè a questa virtù così compresa e messa in atto, figli miei, che io vi invito: a questa virtù veramente cristiana e veramente spiritista, vi impegno a consacrarvi. Ma dovete allontanare dai vostri cuori il pensiero dell'orgoglio, della vanità, dell'amor proprio, che sguarniscono sempre le più belle qualità. Non imitate l'uomo che posa a modello ed esalta lui stesso le sue qualità a tutte le orecchie compiacenti. Questa virtù ostentata cela spesso una quantità di piccole turpitudini e di odiose viltà.  In principio, l'uomo che si autoesalta, che inalza una statua alla sua propria virtù, per questo solo fatto distrugge l'effettivo merito che può avere. Ma che dirò di colui il cui solo valore è di sembrare ciò che non è? Sono pronto ad ammettere che colui  che fa del bene ne provi in fondo al cuore un'intima soddisfazione, ma dal momento in cui tale soddisfazione si traduce all'esterno per raccogliere degli elogi, degenera in amor proprio. Voi dunque, voi che la fede spiritista ha riscaldato con i suoi raggi e che sapete quanto l'uomo sia lontano dalla perfezione, non cadete mai in simile errore. La virtù è una grazia che io auguro a tutti gli spiritisti sinceri, ma io dirò loro: meglio meno virtù accompagnata dalla modestia che non molta con l'orgoglio. Eè a causa dell'orgoglio che le successive umanità si sono perdute: è con l'esercizio dell'umanità che dovranno riscattarsi in futuro. (François, Nicolas, Madeleine, Cardinale Morlot, Parigi, 1863).

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: Chico Xavier( libro cure)

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: Chico Xavier( libro cure): "Nelle relazioni umane Cristo, nelle relazioni umane, comincerà nell'uomo con Cristo, o la civilizzazione cristiana non sarà nel mondo che u..."

Chico Xavier( libro cure)

Nelle relazioni umane

Cristo, nelle relazioni umane, comincerà nell'uomo con Cristo, o la civilizzazione cristiana non sarà nel mondo che una favola brillante di nuova mitologia. Per questo è necessario che noi ci affezioniamo, in verità, allo spirito dei Vangeli, per consolidare sulla Terra il vero regno dello Spirito.
Non ci basta la mistica del tempio organizzato con tutti i mezzi per l'esaltazione del culto esterno della nostra fede. Nei santuari di pietra e oro, il Maestro Divino giace rinchiuso come un morto illustre, circondato da frasi famose nel monumento che conserva i suoi resti. Siamo attualmente chiamati non più alla consacrazione del servizio religioso costretto nel circolo dell'interpretazione letterale, ma alla religione viva dell'esempio, sentito e vissuto con il nostro ideale e il nostro sudore affinchél'inno spirituale del Vangelo, nascendo dalla nostra area individuale di comprensione, si estenda a tutte le creature, annunziando al pianeta un Nuovo Giorno.Eè per questo che il timbro del sacrificio valorizza il cammino, è per questo motivo che il dolore e la lotta si trasformano in clima permanete di tutti coloro che abbracciano, nella Buona Novella, la direzione della liberazione che è sua specifica caratteristica.
Far  scendere Gesù dalla croce è il nostro principale lavoro, affinché le braccia del Celeste Amico, usando le nostre braccia, penetrino il cuore dell'umanità, elevandola ai livelli superiori che deve raggingere. La nostra strada, per questo, si cambia in una rispettabile indicazione per coloro che ancora non condividono con noi l'intesa. I nostri atteggiamenti e le nostre parole, i nostri dolori superati e le nostre ansietà vinte costituiscono pagine di amore e luce che gli altri leggono, per prepararsi alla grande e benedetta rinnovazione. Inquadriamo il Signore che noi cerchiamo, comprendendo il mondo e servendo ai nostri simili con i suoi occhi e ispirati nei suoi principi superiori. Così vinceremo la sfida del tempo, riducendo secoli e millenni nella costruzione del Regno Divino che l'antico spazio della Terra aspetta dalle nostre mani.
EMMANUEL

giovedì 28 aprile 2011

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: Chico Xavier( libro cure)

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: Chico Xavier( libro cure): "OMBRA E LUCE Nessuno spirito della comunità terrestre possiede tanta luce che non ammetta in sè un pò di ombra, nè esiste una creatura con ..."

Chico Xavier( libro cure)

OMBRA E LUCE

Nessuno spirito della comunità terrestre possiede tanta luce che non ammetta in sè un pò di ombra, nè esiste una creatura con tanta ombra che non abbia con sé un raggio di luce. Impara a guardare il prossimo con il chiarore che hai in te. Non credere, però, che un simile lavoro provenga dal minore sforzo perché, per il peso delle tenebre che ancora dominano il mondo, l'ombra che ancora ci avvolge, sulla Terra, a ogni momento si insinuerà nel nostro intelletto, turbando le nostre interpretazioni.
Se rimani a lungo nell'oscurità, vedrai solo i diffeti e le cicatrici, le ferite e le percosse che caratterizzano la fisionomia del fratello malato, obbligandoti alla paura e all'usura, all'incomprensione e alla durezza. E sappiamo che tutti coloro che si trattengono fra i cespugli o nel pantano non incontrano altri elementi, oltre il fango e le spine da offrire. Alza la fiaccola accesa dell'intelligenza superiore, vai avanti, e così l'ingnoranza e la deinquenza sorgeranno ai nostri occhi come le malettie dell'anima che è necessario estirpare per il beneficio della felicità comune.
<< Non sappia la vostra mano sinistra quello che ha dato la destra>> ci insegna il Vangelo, e osiamo aggiungere: << Non sappia la nostra ombra quello che ha fatto la nostra luce>>. Perché, in questo modo, procedendo al disopra delle  tentazioni, della vanità e dello sconforto, il lume umile della nostra fede nel bene infinito potrà trasformarsi in fiamma viva e redentrice per il cammino di tutti coloro che la circondano.
EMMANUEL

venerdì 22 aprile 2011

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: CHICO XAVIER ( LIBRO CURE)

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: CHICO XAVIER ( LIBRO CURE): " Messaggio agli spiritisti Avete pregato, commuovendoci fino alle fibre più profonde dell'anima e, a nostra volta, imploriamo anche, vicin..."

CHICO XAVIER ( LIBRO CURE)

Messaggio agli spiritisti

Avete pregato, commuovendoci fino alle fibre più profonde dell'anima e, a nostra volta, imploriamo anche, vicino a voi, la pace Divina. Le nostre suppliche non sempre prendono il cammino verticale delle Alture. A volte prendono direzione orizzontale, dove gli appelli sono portatia destinazione di fratello in fratello. Così mi sono concesso la soddisfazione di chiedere a voi la continuità dell'amore e l'unione fraterna nella nostra Causa benedetta. Rimaniamo con le mani intrecciate nel servizio del Maestro, che ci ha chiamati per il raccolto della libertà al Sole della Vita Maggiore. Siamo impegnati nello sforzo di unificarci nelle aspirazioni e nei sentimenti dell'officina che ci affratella. Comprendiamo le difficoltà gli uni degli altri. Tolleriamoci reciprocamente. Aiutiamoci nelle nostre reciproche debolezze.
Mai dimentichiamo la ricuncia personale come fonte di luce. Il perdono fraterno sia la nostra benedizione di ogni ora, di uno con gli altri, perchè la nostra operadi continuazione spirituale non soffra nei suoi fondamenti.
Il signore, che ci confidò la lampada viva, mai si dimenticherà di sostenere la fiamma delle nostra fede vibrante, dal momento che l'olio della buona volontà si è diffuso nei circoli del nostro spirito di servizio.
Quando qualcuno di voi, incarnati o disincarnati, non offre condizioni soddisfacenti per il completo uso dei minuti terrestri nell'opera divina, dimentichiamo la leggerezza che ferisce, seminando al posto suo, fiori benedetti di cooperazione e di amore.
Quando staremo nelle ombre temporanee, o miei fratelli, non dobbiamo mai aumentare l'oscurità. Accendiamo il chiarore dell'intesa fraterna perchè i germi del bene, per dove passiamo, non siamo spaccati dal calore esagerato delle nostre passioni. Quando la lotta ci visiterà i cuori, rimaniamo dolci e compassionevoli. Evitiamo di soffiare nel fuoco della discordia, cercando mezzi di pace affinchè la fraternità rimanga nelle nostre anime. Se le sassate vengono da vicino o da lontano, uniamoci perchè l'urto del cuore con gli attriti del mondo non ci faccia perdere le energia riunite nell'obiettivo dell'elevazione.
Gesù, molte volte - e a che distanza da noi! - ci ha scusato le mancanze e rilevato le imperfezioni! Quanti debiti ha liquidato in nostro favore, dandoci nuove opportunità di ristabilimento! Perché non ci tolleriamo gli uni con gli altri, scusandoci infinitamente per servilo e onorarlo con la nostra cooperazione di figli fragili?
Come sopporteremo la tempesta, se solo i colpi di vento, in molte occasioni, terrorizzano il cuore, chiamato non solo al conforto e all'affabilità ma anche alla forza e al lavoro arduo? Abbiamo, davanti a noi, un grande spazio di attività evangelica... Che il supremo Padre ci aiuti a compiere i doveri che ci competono, una volta che noi siamo gli eredi di difficili obbligazioni per aver annullato molti diritti nel passato male vissuto! Se le nostre speranze rimangono floride, come alberi generosi del nostro frutteto di azione spiritualizante, esse cominciano a dare frutti. Intrecciamo le nostre braccia, nel servizio che il Giardiniere Celeste benedice, proteggendoci. Permettete che questo vostro servitore e amico, ripeta: << Saliamo ancora! Saliamo sulla montagna verso la cima>>. Dimentichiamo i nostri desideri perché la Volontà Superiore ci domini. Portiamo la nostra bandiera di luce dalla valle delle nostre necessità verso la cima della collaborazione con Cristo. E rimanete certi che sulla vetta del monte, lui ci aspetta con le braccia aperte, piene di amore e di carità, riportandosi ai secoli passati per ripetere alle nostre orecchie: << Beati i miti di cuore erediteranno la Terra>>.
Venancio Cafè

martedì 19 aprile 2011

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: Libro Cure Chico Xavier (autori vari)

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: Libro Cure Chico Xavier (autori vari): "VITA E AMORE La scena si svolge quasi cinque anni fa. L'appello veniva da lontano. La stanchezza della vecchia amica si leggeva nel viso. E..."

Libro Cure Chico Xavier (autori vari)

VITA E AMORE

La scena si svolge quasi cinque anni fa. L'appello veniva da lontano. La stanchezza della vecchia amica si leggeva nel viso. E il viso di lei si rifletteva nello specchio della mente. Era la signora Maria Eugenia da Cunha che io avevo conosciuto bambina, ragazza nei miei ultimi tempi in Rio. Ci ricordava l'affetto, chiedeva aiuto spirituale. La giovane di un'altra epoca era ora una vedova povera, che abitava per intercessione con filglio unico, sposato da poco. La sua supplica scorreva dal suo essere in nostra direzione:<< Mio amico, in nome di Gesù, se è possibile, aiutami, non ne posso più!>>  Usando i mezzi di un disincarnato, che può guadagnare distanza e tempo, fummo a visitarla e la trovammo in uno stato pietoso di angustia,di fronte alle invettive della nuora. Maria Cristina, la donna che aveva sposato Giulio, il figlio che lei aveva preparato con tanta cura per la vita, non pensava nemmeno alla tempesta là fuori e diceva: << E la signora esca di qui subito...>>
<< Ma oggi?>> Con questa notte?>> diceva la suocera piangendo.
<< Sono stufa, se io fossi vecchia andrei in un ospizio.>>
<< Ma io ho bisogno di vedere mio figlio...>> Questo poi no. Chi comanda in questa casa sono io...>> Ma sono sua madre!>> Sia quello che vuole, esca di qui.
Lei  ha una sorella nel rione Leblon, ha dei nipoti in Madureira... Può scegliere.>>
<< Maria Cristina!>>
<< Non faccia drammi.>>
<< Ma infine, tu mi cacci in questo modo? Che cosa ho fatto?>>
<< Non mi piace la sua faccia.>>
<< Ma figlia mia, per l'amor di Dio, non buttarmi fuori così dalla porta.>>
<< Si tolga di mezzo o non rispondo di quello che può succedere...>>
<< Giulio...chiedo di vedere Giulio!>>
<< Lei non potrà più avvelenare mio marito con le sue parole...>>
<< Ah, mio Dio!>>
<< Non si appoggi a Dio per cambiare argomento. Esca subito!>>
<< Ma, bisogna che prepari le mie cose, i miei vestiti...>>
<< Nulla di tutto questo... Domani lei telefonerà e io le manderò i suoi cenci...>>
<< Ma non posso uscire così...>>
<< Vediamo chi può di più...>>
Infilando qualche soldo nelle mani della suocera, la scosse con violenza poi trascinò fino alla porta e gridò: << Vada in taxi, vada in autobus,vada come vuole, basta che se ne vada>>
Inutile qualsiasi tentativo di aiuto. La giovane, fuori di sè, non era capace di intendere nessun appello di misericordia. In un istante, la signora Eugenia si vide spinta nella strada. La poveretta zoppicò, si trascinò, e dopo alcuni minutidi pioggia e lacrime negli occhi, il disastro... Investita da un pesante veicolo, fu buttata lontano, ferita mortalmente.
Il giorno dopo, identificata dal figli al pronto soccorso, abbandonò il corpo quando faceva notte.
La disgrazia si abbattè sugli sposi.
Giulio e Maria Cristina passarano alla condizione di malati nell'anima. Per quanto la moglie cercasse una via d'uscita, affermando che la suocera era voluta uscire per visitare la sorella, sotto quella pioggia, il marito aveva i suoi dubbi. Non aveva certezza e soffriva. La signora Maria Eugenia però, nella spiritualità, ebbe pietà dei figli, e per quanto arrichita di protezione e affetto, non si sentiva tranquilla nel sapere che erano in contrasto e in difficoltà. Ripeteva preghiere, mobilitò relazioni e, dopo quattro anni, vinse il problema, tornando di nuovo sulla Terra...
Oggi sono stato a vedere la vecchia amica rinata in Rio. Rinacque da Giulio e Maria Cristina, ricordando un fiore di luce nello stesso tronco familiare. I genitori felici,agendo intuitivamente, le dettero lo stesso nome: Maria Eugenia.
Il giovane genitore la baciava comosso e la nuora, trasfigurata in madre premurosa, la osservava sul proprio seno, con delicatezza come chi porta un tesoro. Meditavo sui prodigi della reincarnazione, davanti al terzetto, quando il fratello Felisberto, che mi accompagnava, disse fra la gioia e l'emozione: << Vedi, amico mio, non vale la pena litigare, condannare, offendere, perseguitare...La leggi di Dio è amore e l'amore vincerà sempre!>>
fratello X

sabato 16 aprile 2011

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: Il vangelo secondo gli spiriti 1°vol.(Allan Kardec...

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: Il vangelo secondo gli spiriti 1°vol.(Allan Kardec...: "L'EGOISMO L'egoismo, questa piaga dell'umanità, deve scomparire della terra di cui arresta il progesso morale. è un compito che spetta allo ..."

Il vangelo secondo gli spiriti 1°vol.(Allan Kardec)

L'EGOISMO

L'egoismo, questa piaga dell'umanità, deve scomparire della terra di cui arresta il progesso morale. è un compito che spetta allo spiritismo che si è riservato la missione di farla elevare nella gerarchia dei mondi. L'egoismo è dunque  il nemico contro  il quale i veri credenti debbono impiegare le loro armi, le loro forze, il loro coraggio. E dico coraggio perchè ne occore molto di più per vincere se stessi che non per vincere gli altri. Ognuno dovrà dunque porre tutta la sua cura nel combatterlo entro di sè, perchè questo mostro divoratore di tutte le intellingenze, questo figlio dell'orgoglio, è l'origine di tutte le miserie, quaggiù. è la negazione della carità, e perciò il maggiore ostacolo alla  felicità degli uomini.
Gesù vi ha dato l'esempio della carità e Ponzio Pilato dell'egoismo: perchè mentre il Giusto si prepara a percorrere tutta la sequenza del suo martirio, Pilato se ne lava le mani, dicendo: << Che me ne importa!>>. Ai Giudei, egli dice: << Quest'uomo è giusto, perchè volete crocifiggerlo?>>. Ma, nonostante questo, lo lascia portare al supplizio.
Eè a questo antagonismo della carità e dell'egoismo, è all'invasione di questa lebbra del cuore umano, che il cristianesimo deve il fatto di non aver potuto compiere ancora tutta la sua missione. Eè su voi, nuovi apostoli della fede, illuminati dagli Spiriti superiore, che incombe il compito e il dovere di estirpare questo male per dare al cristianesimo tutta la sua forza e sgombrare la via dai rovi che gli impediscono il cammino. Scacciate l'egoismo dalla terra, affinchè essa possa gravitare nella scala dei mondi, perchè è tempo che l'umanità indossi la toga virile,e perciò bisogna prima scacciarlo dal vostro cuore.
(Emmanuel, Parigi, 1861)
Se gli uomini si amassero di un amore comune,la carità sarebbe esercitata meglio; ma per ottenere questo scopo, bisognerebbe che voi vi sforzaste di togliervi quella corazza che copre i vostri cuori, e di essere più sensibili verso coloro che soffrono. La inflessibilità uccide i sentimenti buoni: Cristo non respingeva mai chi si rivolga a lui; chiunque fosse, non era mai respinto. La donna adultera, il criminale, erano da lui soccorsi, nè temeva mai che dovesse soffrirne la considerazione che si aveva per lui. Quando lo prenderete, dunque, a modelo del vostro comportamento? se la carità regnasse sulla terra, il malvagio non avrebbe più potere, fuggirebbe vergognandosi, si nasconderebbe, perchè ovunque si troverebbe fuori posto.
Allora il male scomparirebbe: siatene convinti. Cominciate col dare voi stessi il buon esempio, siate caritatevoli verso tutti, senza distinzioni, sforzatevi di non accorgervi di coloro che vi guardano sdegnosi, e lasciate a Dio la cura della giustizia, perchè ogni giorni, nel suo regno, egli separa il grano dal loglio. L'egoismo è la negazione della carità, e senza carità non vi è posa per la società. Dirò di più: non vi è sicurezza. Con l'egoismo e l'orgoglio che si danno la mano, ci sarà sempre una corsa al più furbo, una lotta d'interessi in cui gli affetti più santi saranno calpestati, e nemmeno i sacri legami di famiglia troveranno rispetto. (Pascal, Sens, 1862).

venerdì 15 aprile 2011

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: CONQUISTA DELLA PACE (LIBRO PAZIENZA, CHICO XAVIER...

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: CONQUISTA DELLA PACE (LIBRO PAZIENZA, CHICO XAVIER...: "Conquista della Pace Esistono pene diverse. Per eliminare quelle che ci turbano la vita, iniziamo a collaborare alla costruzione della pace..."

CONQUISTA DELLA PACE (LIBRO PAZIENZA, CHICO XAVIER, EMMANUEL

Conquista della Pace

Esistono pene diverse. Per eliminare quelle che ci turbano la vita, iniziamo a collaborare alla costruzione della pace, ovunque siamo. Abbiamo bisogno, tuttavia, di conoscere i punti che risvegliano quelle inquietudini che ci predispongono allo squilibrio e alla sofferenza.
Vediamone alcune:
  • la lamentela contro qualcuno;
  • il reclamo agressivo;
  • l'insulto che ci sfugge per la collera;
  • la risposta inopportuna;
  • la frase di sarcasmo;
  • l'opinione sprezzante;
  • l'osservazione mordace;
  • il gesto di astio;
  • la critica distruttiva;
  • il grido di disperazione;
  • il pensiero l'odio;
  • il lamento del risentimento;
  • l'atteggiamento violento;
  • la risata beffarda;
  • la parola d'irritazione;
  • il bisbiglio delle dicerie;
  • il minuto di impazienza;
  • il giudizio ingiusto;
  • la condanna verbale;
Ogni spina invisibile a cui ci riferiamo è paragonabile alla scintilla capace di accendere l'incendio della discordia.
E ottenere la discordia non reca vantaggio a nessuno.
Accettiamo, per quanto ci è possibile, le pene che la vita ci riserva e impariamo a usare l'amore e la tolleranza, la pazienza e lo spirito di servizio per conquistare realmente i valori e le benedizioni della pace. Non aspettare che il prossimo chieda la tua collaborazione. Collabora spontaneamente, con la certezza di seminare lavoro e amore, per la costruzione di un futuro migliore.

PAZIENZA ( CHICO XAVIER/ EMMANUEL

Suicidio e delinquenza

Ogni fiume nasce da una semplice sorgente. La maggior parte degli incendi sorge da una scintilla. Lo stesso avviene con il suicidio e la deliquenza:
  • la protesta troppo insistente;
  • il grido inaspettato che incrina l'equilibrio emozionale di chi lo ode;
  • il gesto di irritazione;
  • la frasedi critica;
  • l'esplosione di gelosia;
  • il confronto infelice;
  • il lamento eccessivo;
  • la pretesa senza ragione;
  • la parola di insulto;
  • la risposta di scherno;
  • l'impegno non rispettato...
Uno qualunque di questi atteggiamenti, apparentemente senza importanza, può essere l'inizio di uno spiacevole turbamento e suscitare, a volte, processi ossessivi per cui l'essere umano cade nella delinquenza o nell'aggressione contro se stesso. E l'unico rimedio che al momento conosciamo contro simili sventure, da usare a favore delle possibili vittime di suicidio o in aiuto di quelli che lo provocano, è l'esercizio della comprensione e dell'amore, avvolti nella pazienza.
Conserva la fede in Dio e in te stesso.

giovedì 7 aprile 2011

Tratto del libro conflitti esistenziali( Divaldo franco e joana de angelis)

Conseguenti danni tanto immediati quanto remoti(fughe psicologiche)
L'abitudine di evitare responsabilità e doveri che sembrano insopportabile conduce l'individuo a una falsa situazione di comodo, evidenziata dalla condotta superficiale e infantile.
Tutti gli essere umani vivono per realizzare la crescita interiore, la propria identificazione.
Inutilmente si cerca di ingannare quanto imposto dal progresso, che è il ricorso atto alla  conquista del Sé più profondo e di tutte le sue pontenzialità. Quando per qualche ragione ci si decide per l'accomodante già fatto o già conosciuto, ci viene meno l'energia vitalizzatrici e si impoverisce la nostra esistenza, che ha come fine precipuo il nostro arricchimento attraverso il sapere.
In questo modo i meccanismi di fuga psicologica quasi sempre candidano il paziente a uno stato di incongruenze morali, frutto della costante evasione dalla realtà verso un universo di fantasia, dove tutto si realizza magicamente, utopicamente. Questa immaturità emozionale fa perdere l'interesse per quei nobili ideali che hanno assoluta necessità di un atteggiamento adeguato e di lotta continua, non permettendo l'accesso a comportamenti alienanti o di discolpa.
La colpa ancestrale, fissata nell'inconscio dell'individuo, esercita una grande pressione sulla condotta attuale, incitando all'evasione dalla realtà, all'elusività dai grandi impegni, tormentando costantemente la sua vittima, e sempre in attesa di qualcosa che possa perturbala.
Ignorare la responsabilità, in un certo senso annullarla. Al contrario, è solo un differire di tempo e di luogo, verso future e inevitabili vicissitudini, verso situazioni dolorose dovute all'imposizione della reincarnazione.
Dal punto di vista psicologico, l'individuo stess perde l'autostima e si considera incapace di una qualsiasi realizzazione che comporti uno sforzo, abituato com'è ad arrendersi di fronte qualsiasi impiego di forze fisiche, moralio intellettuali.
Col tempo diventa sgradevole, ritenendosi non amato, sempre tradito dagli amici, tenuto fuori dalle imprese che si realizzano intorno a lui, accumulando così dispiaceri e dissapori assolutamente ingiustificabili.
Certamente la maggior parte delle persone non riesce a stabilire rapporti fraterni con quelli che diventano negligenti, con quelli sui quali non si può contare nei momenti difficili, che rimandano sempre le decisioni... Dopo un certo periodo di tolleranza, le persone si allontanano, cercando i loro simili in spiriti combattivi, coraggiosi e intraprendenti, ai quali si affezionano.
I primi sono tenuti in considerazione di infermi, più bisognosi di compassione che di amicizia, mentre i secondi sono ritenuti dei compagni, in quanto partecipi di compiti e convivenze di vario tenore.
La ricerca dell'armonia è inevitabile nell'essere umano. Pertanto goderne costituisce per lui un'impresa nella quale si deve impegnare con autentico sentimento.
Sapendo che si tratta di un beneficio di ampia portata, l'impegno di forze e di emozioni costituisce, senza dubbio, un fenomeno naturale che non può essere considerato un sacrificio.
Ogni eroe, anche quando cada in battaglia, in realtà non dovrebbe essere catalogato come vittima per il suo sacrificio. Il suo gesto di donare la vita è per lui motivo di gioia, è una conferma della nobiltà di ideali che vibra nel suo mondo intimo. Si narra che a Solone, a quel tempo il più grande sapiente della Grecia, durante un banchetto offertogli dal re Creso, a Sardi, capitale della Lidia, il monarca, considerato l'uomo più ricco del mondo in quel momento, avrebbe domandato chi fosse l'uomo più felice della Terra, secondo la sua opinione di illustre viaggiatore.
Senza scomporsi, il pensatore, dopo essere stato nella sala dei tesori reali, riferì di aver consciuto ad Atene un giovane di nome Telo che, dopo essersi preso cura della madre inferma fino alla sua morte, dedicò il resto dell'esistenza alla difesa della sua città.
Alquanto frustrato, il vanitoso re tornò alla carica chiedendogli chi fosse allora il secondo uomo più felice del pianeta, ricevendo un'altra risposta deludente allorché Solone affermò che aveva conosciuto ad Atene due giovani la cui esistenza era stata nobilitata dall'elevato livello morale e dalla grandezza dei sentimenti, essendosi esse immolati per difendere la loro città...
Sentendosi dunque sottovalutato, il re Creso, che confondeva il potere con l'armonia, intima propiziatrici di felicità, non nascose il disprezzo con cui prese atrattare l'ospite, avendolo sentito dire di non dimenticarsi mai del castigo del tempo, ossia della precarietà della vita, che altera comportamenti, avveniementi e circostanze in modo tanto sorprendente quanto inatteso.
... E Creso, nella sua tragica guerra contro Ciro, re dei Persiani, vide la sua città incendiata e i suoi tesori saccheggiati. Lui stesso, catturato e portato al rogo, accennò a Solone nell'esatto momento in cui passava il conquistatore che, simpatizzando per il filosofo, volle sapere il motivo per cui egli affermava che il saggio aveva ragione. creso gli spiegò ciò che era successo, e Ciro ebbe compassione del vinto e lo liberò, mentre esclamava disperare di ricevere, se un giorno si fosse trovato nella stessa situazione di Creso, la stessa indulgenza dal suo trionfatore.
Ciro lo nominò suo aiutante, e in tale veste Creso svolse rilevanti uffici e rimase in servizio presso la corte persiana anche dopo la morte di Ciro, quando gli succedette il figlio Cambise...
Il castigo del tempo è l'inesorabilità del progresso, delle trasformazioni incessanti a cui tutto e tutti sono sottoposti.
Pertanto, i meccanismi di fuga dalle responsabilità e dal dovere tormentano solamente coloro i quali vi si consegnano inermi, quando sarebbe più fattibile e appropriato lottare tenacemente, superando i limiti e imponendo la volontà di fronte a timori e conflitti. Attraverso questa condotta si travarebbe certamente l'autorealizzazione e la pace.

martedì 5 aprile 2011

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: Tratto dal libro (pazienza di chico xavier - Emanu...

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: Tratto dal libro (pazienza di chico xavier - Emanu...: "Rischi e doveri Vi è chi afferma che sulla Terra non sono mai apparse, come oggi, tante occasioni per errori e cadute spirituali di fronte ..."

Tratto dal libro (pazienza di chico xavier - Emanuel)

Rischi e doveri

  • Vi è chi afferma che sulla Terra non sono mai apparse, come oggi, tante occasioni per errori e cadute spirituali di fronte al progresso scientifico che sembra far impallidire le conquiste del sentimento.
  • Siamo d'acordo, sebbene varie epoche, nella storia dell'uomo, abbiamo presentato le stesse gravi caratteristiche di transizione.
  • Mettiamo in risalto questo aspetto dell'attualità per considerare, con gli amici situati nel Piano Fisico, che se il mondo attraversa ora tempi duri di crisi e presenta rischi per l'anima, questi sono anche tempi per le più belle testimonianze di comprensione e di amore.
  • Occasione per maggiori offerte di pazienza e devozione, perdono e spirito di servizio.
  • Alcuni compagni avranno aderito all'avventura e allo squilibrio.
  • La tentazione di accompagnarli forse ti visita il pensiero, ma in verità risuonerà il momento della preghiera, in cui certamente avrai bisogno di ricorere alla fede per rimanere fedele agli impegni assunti.
  • Forse avrai visto familiari cari compiere gesti infelici ed è probabile che, in alcune circonstaze, abbia desiderato allontanarli dal tuo cuore; tuttavia avrai l'occasione benedetta di amarli ancora di più, con la speranza che il rinnovamento giunga a loro e li riconduca sulla retta via. Mettiamo in evidenza il diffondersi del pessimismo e dello sconforto; tuttavia è ragionevole che noi stessi ci interroghiamo sul nostro contributo all'estinzione di simili calamità.
  • éE comprensibile la nostra perplessità di fronte a certe manifestazione di violenza negli scenari della vita sociale moderna, ma non ci è lecito dimenticare che ci troviamo tutti nell'ora della massima comprensione e del più intenso servizio.

lunedì 4 aprile 2011

Fughe psicologiche( libro conflitti esistenziale)Divaldo franco e Joana de angelis

Cause psicologiche delle fughe

Normalmente il sistema nervoso centrale riesce a sopportare alte cariche emozionali, stemperandole o trasferendone la localizziazione.Di fronte agli stimoli che offre al sistema endocrinino, l'impressionante laboratorio ghiandolare risponde mediante gli ormoni specifici, che sono prodotti e distribuiti in rete sicura in tutto l'organismo.
Benché sia il self a scatenare le emozioni, è il meccanismo organico ad avere lo scopo di esprimerle. Accade, pertanto, che le successive scariche emozionali, perturbatrici di tale specie, sovraccarichino i nervi che, invariabilmente, trasferiscono quelle più difficili da aggirare e da accettare da parte degli archivi dell'inconscio, dando luogo a quelle fughe psicologiche di cui molti pazienti si compiacciono.
Anziché affrontare i problemi con naturalezza, determinate predisposizioni emozionali impediscono l'accettazione delle circonstanze più esaustive, producendo un meccanismo automatico di fuga, mediante il quale al paziente sembra di liberarsi delle dificoltà quando, invece, le differisce soltanto.
Così naturale e ripetitivo diventa questo fenomeno, che il paziente si trincera dietro fattori oppressivi che finiscono col vincerlo.
Scomparti selettivi della mente bloccano automaticamente molte delle azioni sgradevoli, che vengono archiviate in particolari settori, appena prima di essere debitamente analizzate, come sarebbe da attendersi. Di fronte a questa furtiva condotta sorgono i meccanismi di trasferimento di responsabilità, di assenza di discernimento, di fughe diverse nel campo psicologico.
In età infantile, quando non si comprende la gravità delle proprie azioni, il bambino si sottrae alle responsabilità ricorrendo alla bugia, frutto naturale della sua immaginazione creatrice, la quale, ben orientata, troverà il corretto cammino per dare sfogo alla sua ispirazione e alla sua azione, senza dimenticare la verità. Pertanto, a causa della mancanza di un orientamento in famiglia, che castiga il bugiardo, già di per sé vittima d'insicurezza e inquietudine emozionale, cercando di insegnargli il modo di comportarsi, l'essere cresce fisicamente, mantenendosi però nello stadio dell'infanzia psicologica, il che è molto deprecabile. Non raramente, di fronte alle grandi sfide, per le quali non si sente preparato, poiché gli mancano i mezzi atti ad affrontarle, l'individuo si rifugia in atteggiamenti contorni e irresponsabile come se stesse agendo in modo corretto. Il fenomeno diventa più grave quando la necessità di evasione si fa più pressante, portantandolo a uno stato di dimenticanza degli impegni difficili, dando l'impressione di una condotta incompatibile con la dignità e la corretteza.
Di solito si verifica un'agressione verbale verso il prossimo, motivata dall'invidia, che è la causa reale, mascherata però da una difesa di questo o di quell'ideale, di questa o di altra forma di comportamento. Insito in questo comportamento si trova una fuga psicologica, che nasconde la causa reale della disillusione trasformandola in ribellione e amarezza.
Alcuni stati che precedono la depressione derivano anche dall'incapacità di risolvere le sfide esistenziali, favorendo nell'individuo il rifugiarsi nella paura che lo porterà al mutismo e al distacco dal convivio sociale e familiare, per sottarsi a qualsiasi genere di sofferenza.
Molto curioso è questo meccanismo di fuga, tenendo presente che l'inferno finirà col trovarsi di fronte a ciò che vorrebbe evitare, dal momento che nel pericoloso rifugio in cui si nasconde diventa infelice e insicuro. Eè evidente che col passare del tempo aumenta nell'individuo l'insoddisfazione per l'esistenza, ed egli discende nell'abisso della depressione psicologica, esponendo l'organismo, attraverso l'impianto costante della mente timorosa, a una perturbazione nelle neurotrasmissioni, in conseguenza dell'assenza di serotonina e noradrenalina.
L'essere umano è dotato di risorse preziose che devono essere impiegate quotidianamente, in modo da aumentare le possibilità in lui latenti, esprimendo il potenziale divino di cui è costituito.
Tutte le volte che si tenta di sottrarsi allo sforzo e alla lotta, si agisce in senso contrario alle leggi della vita, che impongono movimento e azione quali sostegni di crescita psicologica, morale, intellettuale e spirituale.
Nessuno cresce o si sviluppa in condizione di stasi.
Allo stesso modo, l'essere pensante, quanto più si perfeziona.
Vengono attivate resistenze morali sconosciute e supporti ignorati appaiono, diventando così sempre più facile le imprese  programmate.
Sotto un altro aspetto, le eredità spirituali di esperienze passate permangono, imponendosi all'inconscio profondo e generando automatismi di blocco per tutte le esperienze che si presentano come minaccia della pace.
Quando diventano più vigorose e fluiscono con maggior facilità dagli archivi dove si trovano depositare, inducono al suicidio, in un meccanismo di trasferimento di responsabilità a quello cui vengono impropriamente attribuite le cause dell'insuccesso.
Molte volte si tratta di passioni incontrollabili, di capricci derivanti da condotte che , erroneamente interpretate, si  vogliono imporre agli altri, i quali hanno il diritto di ricusarle, non accetando l'attegiamento indipendente, che sempre però deve prevalere in ogni individuo. Tutte le imprese vanno incontro ad alti e bassi per ragioni sociali, economiche, politiche, umane.
Lo stesso succede con la vita fisica, trattandosi di un investimento a vasto raggio soggetto alle più varie circonstanze, soprattutto emozionali che, in qualche modo, costituiscono fattori di sicurezza e di equilibio.
L'apatia, che molte volte affligge quanti subiscono tale comportamento, consiste nel ricorrere alla fuga psicologica sentendosi incapaci di competere o di accetare l'insucesso di quanto anelato. Non considerandosi essi nelle condizioni di compensare la perdita, diminuisce l'intensità del sentimento affettivo e si replica a ciò che viene considerata come un'offesa, con una sorta di morte dell'emozione.
éE normale che si verifichino delle fughe psicologiche, nel quotidiano dell'esistenza umana, quali il neutralizzare l'eccesso di informazioni che bombardano l'individuo, attraverso i vari veicoli di comunicazione di massa, attraverso le conversazioni raramente edificante e le convivenze fragili.
Di fronte all'impossibilità di procedere a una catarsi che la libererebbe dal supplementare peso affliggente, la conscienza chiude temporaneamente con le informazioni e fugge verso comportamenti che le sembrano più salutari e compatibili con le sue aspirazioni. La salute mentale ed emozionale e, per estensione, anche fisica, sarà sempre il risultato di questo equilibrio psicofisico che deve vigere negli individui che si tormentano inferiormente, coltivando l'ottimismo e una illimitata fiducia in Dio e nella vita.

domenica 3 aprile 2011

Conflitti esistenziali( Divaldo p. franco e joana de ^angelis)

Il cammino del progresso è inarrestabile. Può essere  turbato od ostacolato, mai però paralizzato da interessi di individui o di gruppi che ne impediscano l'avanzata.
 Ugualmente avviene per la creatura umana, la quale, destinata alla pienezza, non raramente avanza sotto imposizioni dolorose dovute all'ignoranza o al cattivo impiego delle preziose risorse di cui dispone.
Di origine divina, sperimenta le più differenti manifestazioni della vita, sviluppando i valori sublimi, in lei sopiti in germe,fino a raggiungere la felicità che le è destinata.
Questa felicità, però, deve essere conquistata passo dopo passo, mediante lo sforzo personale, e combattendo, in modo da far emergere il suo potenziale che fa da stimolo alla conquista della gloria. Attraverso molteplici e varie reincarnazioni lo Spirito si rinnova, liberandosi della barbarie attraverso cui è transitato e avanzando in direzione della sublimazione.
Il senso della vita intelligente è ascensionale e si ottiene vicendo le avversità esistenziali, nonostante le cariche di eredità negative, provvenienti da nefaste esperienze precedenti che hanno necessità di essere corrette.
In ragione di ciò, queste avversità si presentano come conflitti pertubatori che indeboliscono, disiorientano e portano a situazioni dolorose, se non sono indirizzate con avvedutezza e affrontate con coraggio.
Per molto tempo si è creduto che l'uomo venisse al mondo come una tabula rasa e che l'imitazione riguardo a ciò che vedeva e sperimentava-a cominciare dai genitori che promuovevano le sue conoscenzee il suo apprendimento-gli permettesse l'archiviazione delle impressioni che avrebbe dovuto ripetere in seguito.
Sperimentazioni signigicative, però, dimostrarono che la tesi era destituita di legittimità, in quanto i ciechi dalla nascita, che non possono rivelare le espressioni sul viso degli altri, sorridono e presentano le stesse espressioni della tristezza che pure non hanno mai visto. Parimenti, i popoli primitivi che ancora vivono sulla Terra, incontrati da scienziati rigorosi, mostrarono gli stessi sentimenti degli esseri civilizzati, benchè non avessero mai avuto contatti con loro, mostrando nel sembiante sia la smorfia del dolore sia il sorriso aperto.
Da tempo, il padre della dottrina evoluzionista, Charles Darwin, aveva scritto un trattato sulla fisionomia umana suggerendo studi con i ciechi, in modo da confermare la componente ancestrale dei caratteri emozionali e le relative espressioni in individui che non avevano mai avuto occasione di osservarle in altri.
Questo studio avrebbe aperto la strada a studi più approfonditi sui sentimenti, studi che la psicologia scientifica non prendeva in considerazione da almeno quarant'anni...
Con l'avvento delle nuove conquiste della psicologia riguardo all'essere umano, si può constatare che c'è  un'eredità atavica, la quale dimostra che tutti gli individui hanno identiche espressioni facciali ed emozionali, senza aver avuto alcun contatto fra di loro.
Dal punto di vista spiritista, questa eredità proviene da incarnazione precedenti che hanno impresso nello spirito le sue necessità, ma anche le sue realizzazioni, facilitandogli l'avanzamento progressivo, tutte le volte che una tappa del processo di crescita è stato superato.
Grazie a ciò, si può constatare come nella radice di ogni processo doloroso sia presente l'eredità psicologica di un'altra esistenza, che riemenrge come necessità di riparazione, al fine di favorire lo spirito con nuove acquisizioni, senza legami con gli insuccessi occorsi nel passato...
In questo modo la felicità nel mondo è possibile, purché ci si impegni per conseguirla.
Nessuno si trova sulla Terra solo per soffrire, ma per creare le condizioni di una reale salute e di una piena felicità.
Anche nel caso di forti espiazioni, mentre hanno corso, esse lavorano per la liberazione dell'essere imprigionato, affinché subito venga conclusa la sua rieducazione.
Gli studiosi del comportamento psicologico constatano pure che la felicità è possibile, perché esistono fattori fisiologici che la favoriscono e si riferiscono al miracolo della dopamina, il neuropeptide che la stimola e produce.
Sperimentazioni rigorose, condotte con la tomografia computerizzata, evidenziano le aree cerebrali in cui si situano la felicità e l'infelicità, che sono il risultato delle emozioni e dei fenomeni fisici prodotti dalla dopamina, come pure da altre sostanze, confermando con ciò la tesi della natura organica.
Un sentimento qualsiasi invia degli impulsi, provenienti dal tronco cerebrale, al cervelleto che li analizza e li invia ai muscoli sotto forma di ordini, permettendo al diencefalo di entrare in azione e di promovere l'eccitazioni emozionale, in modo che la coteccia attivi le circonvoluzioni nell'area del lobulo frontale, trasformando le emozioni in realizzazioni e comportamenti oggettivi. Avvine, in questo modo, un complesso processo eletrochimico, attraverso il quale il sentimento stimola le proprie aree che lo trasformano, lo veicolano e lo materializzano.
é pertanto facile comprendere che l'essere umano è tutto un fascio di emozioni che necessitano di essere ben orientate, e che l'educazione, la conoscenza, l'esercizio si fanno carico di trasformare in vissuto.
Affondando più profondamente la sonda nell'intimo dell'essere, si constata che tutto questo complesso di energia proviene dallo Spirito che le esteorizza secondo la sua padronanza evolutiva, producendo emozioni superiori o inquietanti di cui ha necessità nel campo della crescita morale.
Pertanto le sfide esistenziali che si presentano come emozioni perturbatrici, disturbi neuvrotici-di ansietà, di colpa, di stress, di angoscia- esigono attenzione e devono essere curati in modo particolare, mediante le conquiste delle moderne scienze psichiche, e anche con il contributo dello Spiritismo, in quanto scienza dell'anima.
Così la felicità viene liberata attraverso l'armonia, che lo Spirito sperimenta attraverso la sensazione gradevole del dovere compiuto, attraverso la rettitudine morale, favorendo nel cervello la produzione della dopamina, della serotina, della noradrenalina e di altre sostanze dello stesso genere.
La conquista della felicità avviene quando si passa da uno stato all'altro di uno Spirito in equilibrio e, pertanto, in uno stato maggiore armonia. Parimenti, la sofferenza è un passaggio da una situazione inferiore, stadio che dovrebbe già essere stato superato. La felicità, dunque, non significa opposizione all'infelicità.
Questo stadio di benessere, di armonia fra l'ego e il self è il risultato di conquiste morali e spirituali, della vittoria sulle sfide esistenziali.
Salvador, 24 giugno 2005
Joana de Angelis 


venerdì 1 aprile 2011

BEATI GLI AFFLITTI( trato del vangelo secondo gli spiriti di Allan Kardec)

Istruzioni degli Spiriti
Saper soffrire
Quando Cristo ha detto << Beati gli afflitti perché di essi èil regno dei cieli>>, non quando parlava in generale di coloro che soffrono, poiché  tutti quelli che sono quaggiù soffrono, così sul trono come sulla paglia. Ma, purtroppo!,  pochi sanno soffrire,pochi comprendono che solo le prove sopportate con serenità possono condurre al regno di Dio. Lo scoraggiamento è una colpa; Dio vi rifiuta delle consolazioni perchè non avete coraggio. La preghiera è per l'anima un sostegno, ma  non basta; bisogna che sia  accompagnata da una viva fiducia nella bontà di Dio. Vi è stato detto spesso che egli non pone mai un fardello troppo pesante sulle spalle deboli, ma il fardello è proporzionato alle forze, come la ricompensa sarà proporzionata alla resistenza ed al coraggio. La ricompensa sarà tanto più magnifica quanto più l'aflizione sarà stata dolorosa. Ma, questa  ricompensa, bisogna meritarla, ed ecco perché la vita è piena di tribolazioni.
Il soldato che non è mandato in guerra non è contento, perché il riposo nell'accampamento non gli procura nessun vantaggio nella carriera: siate come il soldato e non auguratevi un riposo nel quale il vostro corpo si snerva e la vostra anima s'intorpidisca. Siate soddifastti quando Dio vi manda a lottare. Questa lotta non è il fuoco della battaglia, ma l'amarezza della vita, nella quale occorre un coraggio, maggiore perché lo stesso uomo che  resterà saldo di fronte al nemico, si piegherà sotto lo spasimo di una stretta mortale. Gli  uomini  non hanno ricompense per questo genere di coraggio, ma Dio gli concede la corona e una sorte gloriosa. Quando vi sopravviene una ragione di pena o di contrarietà, cercate di superarla, e quando sarete riusciti a padroneggiare gli slanci dell'impazienza, della collera o della disperazione, potrete dirvi con meritata soddisfazione: Io sono stato il più forte.
Beati gli afflitti, può, dunque, essere tradoto così: Beati coloro che hanno avuto occasione di provare la loro fede, la loro fermezza, la loro perseveranza e la loro sottomissione alla volontà di Dio, perché a loro sarà resa cento volte la gioia che hanno perduto sulla terra, e dopo la fatica verrà il riposo.

giovedì 31 marzo 2011

LEGGI D'AMORE

Padri e Figli

1. La morte archivia i servizi incompleti delle creatue umane?
Nel mondo la morte pare una stagione di problemi irrisolvibili che archivia servizi incompiuti. In realtà è solo apparenza.
2. Le conseguenze dei crimini oscuri degli uomini hanno termine con la morte?
Drammi passionali, crimini che non furono indagati dai giudici umani, tragedie intime e aggressioni nell'ombra, di cui sappiamo identificare le vittime e i carnefici, non spariscono nel silenzio della tomba, perché la vita continua oltre la morte moltiplicando cause ed effetti.
3. Il principio di causa ed effetto agisce oltre la morte?
Il principio di causa ed effetto funziona tanto nell'esistenza umana, quanto oltre le realizzazioni fisiche periture.
4. Dove ci conduce la morte?
Poichè noi, esseri umani incarnati e disincarnati, siamo ancora discepoli imperfetti e inesperti della vita, la morte non ci muove definitivamente verso le sfere superiore e neppure ci fa scendere in modo irremediabile ai circoli inferiori.
5. Per le creature umane che significato ha la vita terrena?
La legge Divina ci considera intelligenze giovani, sotto il patrocinio della scuola, e ci concede nella vita terrestre il più alto campo edificante e rieducativo.



mercoledì 30 marzo 2011

LEGGI D'AMORE

6. Cosa chiedono, per rigenerarsi, gli intellettuali che insudiciarono i tesori dell'anima?
Artefici del pensiero che insudiciamo i patrimoni dello spirito, chiediamo menomazioni della mente che per qualche tempo si tramutino in strumenti repressivi delle nostre tendenze allo squilibrio intellettuale.
7. Quali misure di riabilitazione chiedono gli artisti che corruppero l'intelligenza?
Artisti che intossichiamo la sensibiltà altrui con gli abusi della rappresentazione viziosa, imploriamo difetti o mutilazioni che ci impediscano di cadere in nuove colpe.
8. Che rimedi sollecitano gli oratori e le persone che esercitarono influenze negative mediante le parole?
Amministratori della parola che abusammo di essa per calunniare o per ferire, sollecitiamo imperfezioni degli apparati vocali e auditivi che ci garantiscano una provvidenziale segregazione.
9. Che provvedimenti correttivi chiedono per se stessi coloro che abbracciarono gravi compromessi sessuali?
Creature dotate di armonia organica, che degradammo i valori del sesso a livello di passioni avvilenti, facendo impazzire cuori e fomentando tragedie, invochiamo malattie e imperfezione genetiche che, umiliandoci, inibiscano i nostri infimi impulsi.
10.Tutte le malattie conosciute sono state sollecitate dallo spirito dello stesso malato prima di rinascere?
Non sempre lo spirito chiede deliberatamente malattie; in molte circonstanze, come quelle che portano al suicidio o alla delinquenza, cadiamo immediatamente nella disgregazione o nella alterazione delle nostre forze, lesionando così il corpo spirituale. Questo ci costringe a rinascere nel corpo fisico con difetti e disfunzioni congenite, offrendo pietosi spettacoli di espiazione.

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: TRATO DAL LIBRO LEGGI D'AMORE

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: TRATO DAL LIBRO LEGGI D'AMORE: "Cause spirituali delle malattie 1. cosa forma spiritualmente il corpo carnale?Il corpo spirituale o perispirito è il corpo basilare, formato..."

TRATO DAL LIBRO LEGGI D'AMORE

Cause spirituali delle malattie

1. cosa forma spiritualmente il corpo carnale?
Il corpo spirituale o perispirito è il corpo basilare, formato da materia lieve, su cui si forma il corpo carnale.
2. L'errore di un'incarnazione passata può influire sull'incarnazione presente e predisporre il corpo alle malattie? In che modo?
La causa profonda della maggior parte delle malattie risiede nella struttura semi-materiale del corpo spirituale. Se lo spirito ha commesso errori in qualche settore dell'esperienza evolutiva, indebolisce il corpospirituale con squilibri o disfunzioni che lo predispongono a contrarre malattie diverse, a seconda dell'organo colpito.
3. Quali sono i due aspetti della Giustizia?
La Giustizia sulla Terra punisce semplicemente la crudeltà palese, le cui conseguenze si manifestano in aree di interesse pubblico, danneggiano la vita e inducono al crimine; tuttavia questo è solo il suo aspetto esteriore, poiché la Giustizia è la manifestazione costante della legge Divina nei processi evolutivi e nelle attività della conscienza..
4. Qual è la relazione esistente tra le malattie e la Giustizia?
E imperioso osservare come la Giustizia si rivela, nell'evolversi delle infermità. con tutto il suo potere rigenerante per sanare i mali che noi alimentiamo.
5. Cosa fa lo spirito prima di reincarnarsi, in vista del proprio miglioramento?
Prima della reincarnazione noi stessi, sotto la nostra responsabilità, analizziamo i punti vulnerabili della nostra anima, e chiediamo che ci vengano concessi, per il nostro stesso bene, difetti fisici che ci rendano immuni dalla possibilità di ricadere negli errori già commessi in passato.


SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: LEGGI D'AMORE(FRANCISCO CANDIDO XAVIER, Waldo Viei...

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: LEGGI D'AMORE(FRANCISCO CANDIDO XAVIER, Waldo Viei...: "LEGGI D'AMORE Con il progredire della civiltà sulla Terra, aumenta il predominio dello studio nel progresso generale.Scienziati e ricercator..."

LEGGI D'AMORE(FRANCISCO CANDIDO XAVIER, Waldo Vieira)

LEGGI D'AMORE

Con il progredire della civiltà sulla Terra, aumenta il predominio dello studio nel progresso generale.
Scienziati e ricercatori analizzano instancabilmente non solo le realizzazioni allusive al dominio delle forze della natura, ma anche i poteri dell'anima, per chiarire tutti i fenomeni del bionomio mente-corpo, consacrando così l'era del pensiero razionale.
Si moltiplicano le scuole e i corsi tecnici, gli edifici culturali e gli anfiteatri dell'insegnamento nei quali domande e risposte sedimentano il rinnovamento del mondo.
E naturale sollevare nelle aule la questione del dolore come disciplina da esaminare con urgenza.
Vi sono pensatori che non la riconoscono, altri invece ne fanno una passione, accarezzata con voluttà, e incorrono nello squillibrio di chi volesse ignorare la funzione dell'acqua nel suolo, formando il deserto per allontanarlo deliberatamente dal cammino o generando il pantano per raccoglierla tutta ai propri piedi.
Esistono anche coloro che si appellano alle religioni secolari per definire l'esistenza; tuttavia quasi tutti i sistemi di fede vengono valutati nell'estasi mistica, disprezzando la coerenza o trasformando il conforto morale in una ipnosi malsana; sono atteggiamenti che purtroppo allontanano la comprensione.
Il nostro proposito è offrire queste umili pagine come un opuscolo didattico ai compagni che ci hanno proposto gli otto temi affrontati in questo libro sulla sofferenza nella Dottrina Spiritica; il nostro obiettivo è consolidare la pazienza e la consolazione, la speranza e il perfezionamento intimo nella logica della reincarnazione.
Abbiamo ordinato il nostro modesto sforzo in questionari espiegazioni, il più possibile semplici e brevi, per la più ampia comprensione, da parte degli studenti, della fede raziocinante che Allan Kardec ci illustra nel rivivere il Vangelo di Cristo.
Ovviamente, in questo modo affidiamo agli amici lettori dei pallidi semi di lavoro metodico, che è nostro compito effetuare nello studio della Dottrina Spiritica, per risolvere il problema del dolore, nelle leggi del destino, nel cui profondo troveremo invariabilmente il Divino Amore che estinguerà le imperfezioni umane.
Terminiamo qui il nostro oscuro saggio per l'istituizione di corsi rapidi o minuziosi destinati alla elucidazione spiritica tra gli uomini, ora e in futuro; preghiamo il Signore di benedire l'intenzione di collaborare all'accensione di una luce, con la certeza che altri lavoratori incarnati e disincarnati si aggiungeranno alla discussione sulla verità per fare di più e nel modo migliore.
EMMANUEL
Uberaba, 17 gennaio 1963

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: CONTINUA...

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: CONTINUA...: "Voi sapete quale sarebbe stata la sorte di questa vita che ritenete piena di speranza? Chi vi dice che non sarebbe stata, invece, colma d'am..."

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: IL VANGELO SECONDO GLI SPIRITI (BEATTI GLI AFFLITT...

SPIRITISMO LA TERZA RIVELAZIONE: IL VANGELO SECONDO GLI SPIRITI (BEATTI GLI AFFLITT...: "Perdita di persone amate. Morte premature Quando la morte viene a falciare nelle vostre famiglie, portando via senza riguardi i giovani prim..."

CONTINUA...

Voi sapete quale sarebbe stata la sorte di questa vita che ritenete piena di speranza? Chi vi dice che non sarebbe stata, invece, colma d'amarezze? Tenete dunque in così piccolo conto le speranze della vita futura da preferire ad esse quelle dell'effimera vita che trascinate sulla terra? Pensate, dunque, che è meglio avere un grado fra gli uomini che fra gli spiriti felice?
Rallegratevi, perciò, invece di lamentarvi quando Dio si compiace di ritirare uno dei suoi figli da questa valle de miserie. Non è forse dell'egoismo augurarvi che restasse a soffrire con voi? Ah! questo dolore è concepibile per chi non ha fede e vede sulla morte la separazione eterna; ma voi, spiritisti, voi sapete che l'anima vive meglio quando è separata dal suo involucro corporeo; madri, voi sapete che i vostri figli adorati vi sono vicini, Sì, essi vi sono vicinissimi, i loro corpi fluidici li inebria di gioia: ma sono anche i vostri dolori irragionevoli ad affliggerli, poichè dimostrano una mancanza di fede e costituiscono una rivolta contro la volontà di Dio.
Voi comprendete la vita spirituale, ascoltate i palpiti del vostro cuore chiamando questi vostri cari diletti, e se pregate Dio per benedirlo sentirete apparire in voi quelle possenti consolazioni che asciugano le lagrime, promesso dal sovrano Signore.
(sanson, ex membro della società spiritica di Parigi 1863).

IL VANGELO SECONDO GLI SPIRITI (BEATTI GLI AFFLITTI

Perdita di persone amate. Morte premature

Quando la morte viene a falciare nelle vostre famiglie, portando via senza riguardi i giovani prima ancora dei vecchi, voi dite spesso: Dio non è giusto, poiché sacrifica chi è forte e ricco d'avvenire, conservando chi ha già vissuto lunghi anni pieni di delusioni; poiché toglie coloro che sono utili e lascia coloro che non servono più a nulla; poiché spezza il cuore di una madre privandola di quella creatura che era tutta la sua gioia.
Uomini, è allora che voi dovete elevarvi al di sopra dei concetti terra terra della vita comune, per capire che il bene è là, sovente, dove voi credete di vedere la cieca fatalità del destino. Perchè credete  di poter misurare la giustizia divina con le misure della vostra? Potete pensare che il Signore dei mondi, per un semplice capriccio, voglia ingliggervi delle crudeli sofferenze? Nulla è fatto senza uno scopo intelligente e qualsiasi cosa accada ha la sua ragion d'essere. Se voi sapeste scrutare meglio tutti i dolori che vi colpiscono, vi trovereste sempre una ragione divina, una ragione rigeneratrice, e i vostri interessi miserabili diventerebbero considerazioni secondarie che respingereste nel profondo.
Credetemi, la morte, per l'incarnazione di venti anni, è preferibile a quelle vergognose sregolatezze che sono la desolazione di famiglie onorate, spezzano il cuore di una madre e fanno imbiancare i capelli dei genitori. Una morte prematura è spesso un grande beneficio che Dio accorda a colui che muore e che è salvaguardato così dalle miserie della vita o dalle seduzioni che avrebbero potuto portare alla sua perdita.
Chi muore nel fiori dell'età non è affatto vittima della fatalità: Dio ha giudicato che per il suo stesso bene gli è utile non restare ancora sulla terra.
Voi dite che è una terribile sventura che una vita così piena di speranze sia spezzata così presto! Ma di quali speranze intendete parlare? di quelle terrene in cui colui che parte avrebbe potuto brillare, fare il suo cammino e la sua fortuna? Siamo sempre di fronte a questa visione ristretta che non riesce ad elevarsi al di sopra della materia.


martedì 29 marzo 2011

IL VANGELO SECONDO GLI SPIRITI

NON ESISTE ALTRA FEDE INCROLABILE SE NON QUELLA CHE PUò AFFRONTARE LA RAGIONE FACCIA A FACCIA, IN TUTTA LE EPOCHE DELL'UMANITà.

Prefazione

Gli Spiriti del signore, che sono le virtù dei cieli, come un esercito immenso che move appena ne ha avuto l'ordine, si effondono su tutta la superficie della Terra. Simili a stelle che discendono dal cielo, vengono ad illuminare la strada e ad aprire gli occhi a coloro che non vedono.
In verità vi dico, sono giunti i tempi in cui tutte le cose debbono essere ristabilite nel loro vero senso per dissipare le tenebre, confondere gli orgogliosi e glorificare i giusti.
Le grandi voci del cielo risuonano come squilli di tromba e i cori degli angeli si radunano. Uomini, noi vi invitiamo le vostre voci si uniscano e vibrino da un capo all'altro dell'universo, in un inno sacro.
Uomini, fratelli che amiamo: vi siamo vicini. Amatevi anche voi gli uni gli altri, e, facendo la volontà del Padre che è in cielo, dite dal fondo del vostro cuore: << Signore! Signore!>>, e potrete entrare nel regno dei cieli*
Lo Spirito di Verità
(* Questa istruzione, trasmessa per via medianica, compendia in pari tempo il vero carattere dello spiritismo e lo scopo di quest'opera: per tale ragione è posta qui come prefazione.)