Per studiare insieme

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Spiritismo

lunedì 4 aprile 2011

Fughe psicologiche( libro conflitti esistenziale)Divaldo franco e Joana de angelis

Cause psicologiche delle fughe

Normalmente il sistema nervoso centrale riesce a sopportare alte cariche emozionali, stemperandole o trasferendone la localizziazione.Di fronte agli stimoli che offre al sistema endocrinino, l'impressionante laboratorio ghiandolare risponde mediante gli ormoni specifici, che sono prodotti e distribuiti in rete sicura in tutto l'organismo.
Benché sia il self a scatenare le emozioni, è il meccanismo organico ad avere lo scopo di esprimerle. Accade, pertanto, che le successive scariche emozionali, perturbatrici di tale specie, sovraccarichino i nervi che, invariabilmente, trasferiscono quelle più difficili da aggirare e da accettare da parte degli archivi dell'inconscio, dando luogo a quelle fughe psicologiche di cui molti pazienti si compiacciono.
Anziché affrontare i problemi con naturalezza, determinate predisposizioni emozionali impediscono l'accettazione delle circonstanze più esaustive, producendo un meccanismo automatico di fuga, mediante il quale al paziente sembra di liberarsi delle dificoltà quando, invece, le differisce soltanto.
Così naturale e ripetitivo diventa questo fenomeno, che il paziente si trincera dietro fattori oppressivi che finiscono col vincerlo.
Scomparti selettivi della mente bloccano automaticamente molte delle azioni sgradevoli, che vengono archiviate in particolari settori, appena prima di essere debitamente analizzate, come sarebbe da attendersi. Di fronte a questa furtiva condotta sorgono i meccanismi di trasferimento di responsabilità, di assenza di discernimento, di fughe diverse nel campo psicologico.
In età infantile, quando non si comprende la gravità delle proprie azioni, il bambino si sottrae alle responsabilità ricorrendo alla bugia, frutto naturale della sua immaginazione creatrice, la quale, ben orientata, troverà il corretto cammino per dare sfogo alla sua ispirazione e alla sua azione, senza dimenticare la verità. Pertanto, a causa della mancanza di un orientamento in famiglia, che castiga il bugiardo, già di per sé vittima d'insicurezza e inquietudine emozionale, cercando di insegnargli il modo di comportarsi, l'essere cresce fisicamente, mantenendosi però nello stadio dell'infanzia psicologica, il che è molto deprecabile. Non raramente, di fronte alle grandi sfide, per le quali non si sente preparato, poiché gli mancano i mezzi atti ad affrontarle, l'individuo si rifugia in atteggiamenti contorni e irresponsabile come se stesse agendo in modo corretto. Il fenomeno diventa più grave quando la necessità di evasione si fa più pressante, portantandolo a uno stato di dimenticanza degli impegni difficili, dando l'impressione di una condotta incompatibile con la dignità e la corretteza.
Di solito si verifica un'agressione verbale verso il prossimo, motivata dall'invidia, che è la causa reale, mascherata però da una difesa di questo o di quell'ideale, di questa o di altra forma di comportamento. Insito in questo comportamento si trova una fuga psicologica, che nasconde la causa reale della disillusione trasformandola in ribellione e amarezza.
Alcuni stati che precedono la depressione derivano anche dall'incapacità di risolvere le sfide esistenziali, favorendo nell'individuo il rifugiarsi nella paura che lo porterà al mutismo e al distacco dal convivio sociale e familiare, per sottarsi a qualsiasi genere di sofferenza.
Molto curioso è questo meccanismo di fuga, tenendo presente che l'inferno finirà col trovarsi di fronte a ciò che vorrebbe evitare, dal momento che nel pericoloso rifugio in cui si nasconde diventa infelice e insicuro. Eè evidente che col passare del tempo aumenta nell'individuo l'insoddisfazione per l'esistenza, ed egli discende nell'abisso della depressione psicologica, esponendo l'organismo, attraverso l'impianto costante della mente timorosa, a una perturbazione nelle neurotrasmissioni, in conseguenza dell'assenza di serotonina e noradrenalina.
L'essere umano è dotato di risorse preziose che devono essere impiegate quotidianamente, in modo da aumentare le possibilità in lui latenti, esprimendo il potenziale divino di cui è costituito.
Tutte le volte che si tenta di sottrarsi allo sforzo e alla lotta, si agisce in senso contrario alle leggi della vita, che impongono movimento e azione quali sostegni di crescita psicologica, morale, intellettuale e spirituale.
Nessuno cresce o si sviluppa in condizione di stasi.
Allo stesso modo, l'essere pensante, quanto più si perfeziona.
Vengono attivate resistenze morali sconosciute e supporti ignorati appaiono, diventando così sempre più facile le imprese  programmate.
Sotto un altro aspetto, le eredità spirituali di esperienze passate permangono, imponendosi all'inconscio profondo e generando automatismi di blocco per tutte le esperienze che si presentano come minaccia della pace.
Quando diventano più vigorose e fluiscono con maggior facilità dagli archivi dove si trovano depositare, inducono al suicidio, in un meccanismo di trasferimento di responsabilità a quello cui vengono impropriamente attribuite le cause dell'insuccesso.
Molte volte si tratta di passioni incontrollabili, di capricci derivanti da condotte che , erroneamente interpretate, si  vogliono imporre agli altri, i quali hanno il diritto di ricusarle, non accetando l'attegiamento indipendente, che sempre però deve prevalere in ogni individuo. Tutte le imprese vanno incontro ad alti e bassi per ragioni sociali, economiche, politiche, umane.
Lo stesso succede con la vita fisica, trattandosi di un investimento a vasto raggio soggetto alle più varie circonstanze, soprattutto emozionali che, in qualche modo, costituiscono fattori di sicurezza e di equilibio.
L'apatia, che molte volte affligge quanti subiscono tale comportamento, consiste nel ricorrere alla fuga psicologica sentendosi incapaci di competere o di accetare l'insucesso di quanto anelato. Non considerandosi essi nelle condizioni di compensare la perdita, diminuisce l'intensità del sentimento affettivo e si replica a ciò che viene considerata come un'offesa, con una sorta di morte dell'emozione.
éE normale che si verifichino delle fughe psicologiche, nel quotidiano dell'esistenza umana, quali il neutralizzare l'eccesso di informazioni che bombardano l'individuo, attraverso i vari veicoli di comunicazione di massa, attraverso le conversazioni raramente edificante e le convivenze fragili.
Di fronte all'impossibilità di procedere a una catarsi che la libererebbe dal supplementare peso affliggente, la conscienza chiude temporaneamente con le informazioni e fugge verso comportamenti che le sembrano più salutari e compatibili con le sue aspirazioni. La salute mentale ed emozionale e, per estensione, anche fisica, sarà sempre il risultato di questo equilibrio psicofisico che deve vigere negli individui che si tormentano inferiormente, coltivando l'ottimismo e una illimitata fiducia in Dio e nella vita.

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